Il Romanzo
Saga gotica contemporanea – horror
La maledizione di Caino non è mai finita.
Scorre silenziosa nel sangue di chi non può morire.
In un’Italia sospesa tra realtà e ombra, Justine cerca un rifugio nella Conca, una terra dove gli immortali vivono ai margini della società.
È una Notturna, discendente di un’antica stirpe segnata dalla colpa: condannata a sopravvivere, ma desiderosa di sentirsi ancora viva.
Quando il nome di una creatura misteriosa – il Golem – inizia a diffondersi tra le comunità della valle, paura e sospetto dilagano.
Nessuno l’ha mai visto, eppure tutto sembra accadere per colpa sua.
Intrappolata in un intreccio di bugie, violenza e superstizione, Justine dovrà affrontare il peso del proprio passato e scoprire se la redenzione è possibile per chi è nato dal peccato.
La Figlia di Caino è una saga gotica e contemporanea che intreccia introspezione, desiderio e orrore.
Un viaggio oscuro e poetico nel cuore della colpa, dove il male assume la forma di ciò che scegliamo di temere.
“Scruta oltre il velo delle tenebre e osserva il vero mondo con gli occhi di un immortale.”
Chi ne parla:

Il progetto



Dietro le quinte

Natascia nasce nel 1976 in una cittadina di provincia fumosa e un po' anonima. Talmente anonima da essere spesso collocata nella regione sbagliata. La città con le ciminiere è Terni, città dell'acqua, dell'acciaio e del pane sciapo. Qui passerà quasi tutto il resto della sua vita, tranne le estati, perché quelle si passano in Calabria dai nonni dietro alle pecore a cavallo protetta da un enorme cane maremmano. Ribelle, indipendente e testarda finisce per laurearsi in lettere con indirizzo storico spinta da una grande voglia di insegnare. Ma le riforme le mozzano le gambe prima del tempo e lei, che già non è troppo alta, ripiega su altri lavori e si sposta qua e là. Milano. Trieste. Venezia. Pordenone. Diventa quasi una donna in carriera ma qualcosa di molto bello la ferma e la riporta nella città fumosa. E diventa mamma; diventa una maestra della scuola dell'infanzia. E finalmente una appassionata insegnante di italiano e storia in una scuola superiore.
Scrive per passione e per diletto. Legge più che può. Gioca di ruolo. Sogna. E ritorna a scrivere ancora.
Nel 2020 viene nominata direttrice della nostra webzine Onnigrafo Magazine nel quale collaborava già come autrice, e curatrice.